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  • Banner pubblicitari ingannevoli, tutto quello che c è da sapere

Ci troviamo nell’era digitale in cui è molto semplice riuscire a reperire notizie anche se spesso ci si pone il problema di quanto possa essere facile indurre in inganno il lettore. In questo senso, uno dei fenomeni più di battuti è quello inerente all’uso di banner pubblicitari in pagine di testate on-line che spesso si trasformano in veri e propri articoli da leggere.

Di chi è la responsabilità dei banner e dei servizi borderline

Anche se questi banner sembrano essere dei contenuti editoriali, una volta cliccati portano il lettore a pagine esterne al giornale in cui si vanno a promuovere delle informazioni pubblicitarie. Molto spesso si tratta di siti in cui vi sono truffe o servizi borderline in cui vivono nella maggior parte dei casi, non vi è un autore definito.

Tutto ciò potrebbe creare ambiguità e confusione poiché il lettore potrebbe credere di leggere una notizia mentre in realtà di fronte a sé altro non ha che dei contenuti promozionali. Tutto ciò solleva delle domande riguardo alla responsabilità di coloro che sono coinvolti in questi banner soprattutto nell’editore o nel direttore della testata on-line.

Tutela dell’informazione e controllo dei contenuti pubblicitari

Per quanto riguarda la responsabilità del direttore di una testata giornalistica online, sappiamo che si fa riferimento ad un equilibrio molto delicato tra diritto all’informazione e necessità di garantire trasparenza.

È la legge 633/41 a stabilire che il direttore è considerato l’autore dell’opera collettiva e quindi è colui che è pienamente responsabile del giornale o periodico.
Il direttore, in qualità di responsabile del giornale, ha l’obbligo di controllare anche i testi pubblicitari che si trovano nelle pagine del periodico e essere certi che rispettino le norme sulla correttezza e la chiarezza della pubblicità.

Un argomento che è stato affrontato dal Consiglio dell’Ordine Lombardia in cui si sottolinea che il direttore deve tenere sotto controllo i contenuti pubblicitari ed editoriali. Quindi ciò vuol dire che non può trascurare il contenuto di banner pubblicitari che si trovano nel giornale ma deve essere certo che questi siano identificati chiaramente in qualità di pubblicità così da evitare di dar vita a confusione nei consumatori e nei lettori.

In base a ciò che afferma la Corte meneghina: “il direttore ha l’onere di intervenire presso l’editore o il reparto di marketing qualora riscontri contenuti pubblicitari ingannevoli o non chiaramente differenziati dai contenuti editoriali. In caso di omissione o mancato intervento, il direttore potrebbe essere ritenuto responsabile delle conseguenze derivanti da una pubblicità fuorviante.”.

Puoi richiedere i tuoi banner, non ingannevoli, cliccando qui.

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